
Carissimi,
con la presente vorrei condividere con voi una riflessione sul Vangelo di oggi, che ha una sua certa “attinenza” con i temi che da anni ci accomunano.
Leggiamo prima di tutto il brano dal Vangelo secondo Giovanni (come la Gospa ci consiglia da sempre di fare quotidianamente):
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
A questo punto Dio ci strascampi e straliberi dalla perniciosissima tentazione di voler “Commentare” il Vangelo: ve lo immaginate il Padre che lassù siede su un “muretto” (retto da una nuvola, ovviamente) accanto al Figlio … ci guardano con tenero amore dall’alto … ma scuotono la testa perchè ci mandano la loro Parola e noi, invece di metterla in pratica, la commentiamo …
Nessuno invece ci impedisce di “riflettere” sul Vangelo, allo scopo di metterlo in pratica in modo più efficace: è in questo spirito che vi condivido questo mio scritto, frutto dell’ultimo post su maria.reginadellapace.it (dove chiunque di voi può scrivere, purché “in tema”) ma con delle parti specifiche per “Informazioni da Medjugorje” dove, come ben noto, non scrivevo da un bel pò.
Nel fissare lo sguardo dell’anima su questo ben noto brano di Vangelo, la nostra attenzione si rivolge spesso alla sola figura di Tommaso, prima incredulo, poi credente: in generale non facciamo neanche caso a Gesù che “Venne a porte chiuse” (lui può) e “stette in mezzo” (a loro, ovviamente), e disse:
“Pace a Voi”
Si, PACE a Voi, perchè se noi veneriamo in questi anni la Regina della Pace ci dimentichiamo spesso che Gesù è il Re della Pace, e che gli fu necessario (oltre al fatto che la cosa è a lui connaturata, ovviamente) tornare a donare la Pace là dove fra gli apostoli non c’era più, a causa dell’incredulità di uno solo di loro.
Che Gesù sia il Re della Pace è invece fatto ben più “presente” alla “Comunità Mariana Oasi della Pace” che in ogni casa ha sempre un qualche riferimento a Efesini 2,14 : “Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne“.
E se l’Oasi della pace si appresta ad aprire un’altra casa in Austria … è segno che la comunità resta su una buona, ottima strada di Pace!
Castagnola di Minucciano 3 Luglio 2024
Ave Maria!
Marco Piagentini
P.S. Da oggi “diminuisce” il mio impegno per il sito domenico.sigalini.eu che rilancia via web il “servizio” di riflessione quotidiana sul vangelo di Mons. Sigalini (che tanto bene ha fatto a Medjugorje approvando 4 delle comunità che vi risiedono con statuto di diritto diocesano quando era Ordinario di Palestrina, e che ebbe l’ardire di presentarsi con le insegne episcopali per primo al festival dei Giovani del lontano 2007); il servizio è ormai maturo e pronto a camminare con le proprie gambe, e se vogliamo fare un’analogia un po ardita ma cogente, fu come quando Padre Gianni Sgreva lasciò l’Oasi della Pace quale comunità matura e non più dipendente dalla sua persona di “fondatore”. Continuo comunque a raccomandarvi la “frequentazione” del sito perchè alcune delle omelie di “Don Domenico” (che, incidentalmente, ha anche organizzato una decina di GMG, inclusa quella storica del 2000) sono veramente “ispirate”, anche in senso Mariano!