Alla soglia dei 53 anni e con praticamente tutti gli obiettivi di vita almeno al momento “falliti”, dopo aver passato l’ennesimo inverno sotto i devastanti effetti della “depressione”, considerando che per la prima volta la primavera non sembra giovare gran chè, ho deciso di sfruttare i primi momenti di lucidità iniziando a raccontare a tutti (TUTTI) la mia vita (TUTTA, ma proprio tutta) a partire da oggi 14 Aprile 2023, .. e vi assicuro che non si tratta ne di uno psichiatra, ne di uno psicologo se non come figure professionali “collaterali”, perchè andare a “gestire” una problematica senza eliminare alla radice un problema tuttosommato “semplice” non avrebbe alcun senso, ALCUNO.
Come ogni storia, si può raccontare in un libro, e come ogni libro, lo stesso sarà organizzato in sezioni, capitoli e paragrafi, ma com’è tipico del mio stile la mia storia è strutturata essenzialmente in “articoli” corrispondenti a dei “post” sul blog, in modo che un singolo articolo possa far parte di più “libri”: come di fatto ogni cosa che scrivo potrebbe far parte a pieno titolo della mia vita, chi volesse “investire” il suo tempo a leggerla non sarebbe edificato dal leggere articoli che ho scritto per riviste di informatica, ma allo stesso tempo alcuni “capitoli” della mia vita fanno parte indirettamente dei miei “racconti di un pellegrino Italiano”, cioè la raccolta di episodi afferenti al mio cammino di fede … e chi fosse interessato solo a questi non sarebbe edificato dal leggere le minuzie della mia esistenza “ordinaria”.
Raccontare la propria vita è un qualcosa che durerà mesi, forse anni, ma finchè la salute me lo permette stavolta voglio provare ad evitare l’ennesima volta in cui parti decisive della mia vita sono decise da terzi che sfruttano una mia condizione di malattia o comune di estrema debolezza, fisica o psicologica, per portarmi dove io non vorrei mai andare …
Il motivo principale che mi spinge ad addentrarmi in questa avventura, che in verità desideravo fare da anni e tempi non sospetti, è quella di chiedere disperatamente aiuto: quello che avrei voluto fare nella vita non mi è più possibile farlo senza forme “concrete” di aiuto “materiale” e “spirituale”, questo dopo che l’anno scorso mio padre ha distrutto in un quarto d’ora quello che avevo provato a costruire in 5 anni in Garfagnana, area amena della Garfagnana nella quale speravo di trasferirmi per una serie di motivi di fede, salute, e sicuramente perchè mio padre è nato li ed il mio “cognome” proviene dal modenese ed in generale da gente che è “emigrata” in garfagnana passando dai vari passi della zona, in particolare il passo delle Radici.
Al momento infatti non solo sono “sopravvissuto” a difficoltà all’inverno, ma non lavoro e di fatto sono sostenuto dalle risorse economiche di mio padre, che se pur ingenti al punto che potenzialmente potrebbero sostenermi a vita, di fatto mi costringono in una situazione che già da anni per me è intollerabile e nella quale ritengo di poter “resistere” non più di pochi altri mesi senza finire almeno in un “repartino” psichiatrico, prospettiva che farò di tutto per evitare anche laddove fosse l’ultima risorsa per restare in vita, perchè come potrete leggere proprio dalla mia storia, essere passanti anche una sola volta “per caso” per una struttura di igiene mentale pubblica ti possa “marchiare per la vita”, anche se nessuno lo fosse mai venuto a sapere, anche a distanza di anni, anche per aver avuto una prescrizione di 0.50 di zoloft (un comunissimo antidepressivo moderno) per un paio di mesi, indipendentemente che lo stesso fosse assunto o meno.
Comprendere bene e a pieno la mia vita senza qualificarmi come “con gravi difficoltà psicologiche” a priori richiede non solo equilibrio e competenza, ma anche una solida cultura Cristiana, Cattolica, almeno dei fondamenti di Teologia, ed essere letta su tre binari paralleli, che si incrociano di tanto in tanto con qualche scambio
- Le esperienza di vita “ordinaria”, che qualsiasi mortale sperimenta sulla terra ;
- Le esperienze “vocazionali”, che sono oggettivamente molto più rare, per quanto San Giovanni Bosco fosse convinto che riguardassero almeno il 15% della popolazione;
- Il mondo del “peccato”;
Dell’ultimo punto non dirò praticamente niente anche se vorrei, per tanti motivi didattici, catechetici, e formativi, ma se la mentalità comune circa l’aver preso un’antidepressivo leggero per qualche mese ti segna per la vita, figuratevi se mi metto a citare qualcosa di questo “terzo binario” … però in estrema sintesi posso sempre dire che si tratta in buona parte di forme “compensative” dei problemi del primo e del secondo binario … comunque niente per cui un buon confessore di esperienza potrebbe scomporsi più di tanto …
La “depressione” in se meriterebbe un binario a se, ma gli scambi incrocianti sarebbero veramente tanti che è meglio vederla come una costante quasi sempre presente dai 17/18 anni in poi, con un unico periodo di assenza continuativa dai 36 ai 40 anni, 4 anni in cui ho praticato il Triathlon ad un “certo livello” …
- La Nascita
Le Residenze
- Da zero a (quasi) sei anni in via Cadore a Terni
- Il pezzo di carta da parati sul vetro
- Hello charlie
- L’educazione a percosse
- La spilla nel bidet e il tot verde
- La lettura di topolino
- il primo giorno di scuola
- il Ramo
- Dai sei anni ai 29 in Viale Renato Donatelli a Terni
- Dai 29 ad oggi in Via Roberto Antiochia 3 a Terni
- La “Campagna” di Via Strada di San Martino a Terni
- La casa a “Castagnola”
La Famiglia
- Mio Padre Lorenzo e mia madre Maria Concetta
- I miei nonni paterni Fedele e Pia
- I miei nonni materni Rosario e Giovanna
- Lo “Zio” Emilio
- Le tre sorelle di mio Padre: Delia, Loretta e Diva
- Il fratello di mia Madre: Carlo
Gli studi
- Le scuole elementare a Colle Obito
- Le scuole medie alla “Dante Alighieri”
- Il liceo scientifico al “Galileo Galilei”
- Ingegneria Elettronica a Perugia
- Il trasferimento ad Ancona
- Teologia ad Anagni
- il percorso di “Certificazione Microsoft”
Il Lavoro
- La prima esperienza in T
- la Wizard
- la WNET
- I periodo con Partita IVA
La Garfagnana, e più in generale la Toscana