Carissimi,
sono appena uscito da un pranzo a Medjugorje con il visitatore apostolico per la parrocchia di Medjugorje Mons. Aldo Cavalli, il suo segretario, Mons. Domenico Sigalini ed un sacerdote della Diocesi di Brescia: ne approfitto così per scrivervi due righe su quanto ho appena vissuto in particolare, ed in generale in quest’ultima settimana di permanenza.
Essendo passato un’anno dall’analogo pranzo precedente, e ormai ad un’anno e mezzo di presenza di Mons. Cavalli a Medjugorje, mi sono permesso di chiedergli come fosse eventualmente cambiata la sua posizione verso questa realtà che ormai dovrebbe conoscere decisamente meglio: la sua risposta è stata molto sintetica sostenendo che non sia cambiato niente, esprimendo un parere del tipo “questo è un luogo di Grazia e di niente altro” … e “qui non cambieremo niente di ciò che c’è” … in realtà poi la conversazione si è articolata su concetti più concreti che provo ad riassumere a grandi linee: a lui (ed in particolare al segretario) sembra che venga un po’ di gente in più rispetto all’anno scorso (si conferma il ritmo di “ritorno” dopo i tempi del covid) ed a me pare siano più presenti pellegrini sudamericani; l’attuale Vescovo di Mostar sembra ancorato alla posizione della dichiarazione di Zara del 1991, ma viene a celebrare a Medjugorje più volentieri del precedente … in ogni caso qui a fianco trovate una foto che ho scattato giorni fa proprio in cattedrale a Mostar … abbiate voi discernimento sul fatto se sia cambiato qualcosa o meno.
A questo punto gli ho fatto notare che rispetto all’anno scorso l’avevo notato più entusiasta nel voler introdurre qualche cambiamento “migliorativo” sia intorno all’area del santuario che in termini di piccole modifiche al programma di preghiera e lui ha sottolineato come in realtà “tema” di poter rovinare l’agire della Grazia in un modo che negli anni sembra essersi consolidato in modo che porti molto frutto: l’ho trovato molto colpito del fatto che i pellegrini vengano qui sostanzialmente senza invito (da parte umana, si intende), che si confessino con pari spontaneità e che partecipino volentieri alle liturgie, spesso desiderando di “portarle” con la loro permanenza sui luoghi di preghiera anche dopo il termine delle stesse.
Spontaneamente il discorso è finito anche sui lavori della commissione Ruini, lavori che lui ha ovviamente letto e che sostiene che siano ormai reperibili un po’ ovunque su Internet: a me non risulta ma è probabile che ormai il testo trapeli anche perché non contiene al momento elementi particolarmente delicati. Sembra comunque che il Visitatore abbia particolarmente apprezzato non solo il rigore teologico con cui i lavori sono stati condotti, ma anche la metodologia seguita (basata sui criteri precedentemente stabiliti dai Vescovi che si sono dovuti occupare dei fatti di Lourdes e Fatima) ma anche i motivi che sottendono alla decisione di voler riconoscere solo i primi sette giorni, tutte circostanze in cui tutti e sei i “veggenti” erano contemporaneamente presenti alle apparizioni … ci ha fatto un paragone sulla genuinità del “messaggio celeste” paragonando le modalità dell’azione di Dio all’atto dell’annunciazione per mezzo dell’Angelo e sottolineando come sotto tanti aspetti non sia affatto diversa dalla modalità che è stata scelta dalla Gospa per manifestarsi ai veggenti.
Altri particolari di cui abbiamo parlato aggiungono dettagli minori rispetto alla sostanza sopra esposta … il Visitatore accennava comunque al fatto di come il Cardinale si fosse lamentato di aver trovato una certa opposizione al suo lavoro in ambiente vaticano e che sia stata un’esplicità volontà di Papa Francesco che i lavori giungessero al termine.
Fra Antonio Primorac (il suo segretario) mi faceva notare anche come la partecipazione ai seminari sia sostanzialmente più nutrita rispetto all’anno scorso … personalmente a me è sembrato invece di trovare meno pellegrini della media, forse anche perché in questi giorni è incorso l’incontro annuale per i sacerdoti, predicato in prima persona da Padre Miljienko Steko … resta comunque che ogni messa serale riempe tutti i posti a sedere dell’altare esterno.
Anche ieri sera che la Gospa ha chiamato i pellegrini ad essere presenti sul Podbrdo si riusciva a salire senza alcun problema e le presenze intorno alla statua sulla collina era ben lontane dai tempi in cui non c’era spazio neanche per un piede: come al solito il gruppo di preghiera di Ivan è arrivato verso le 21 per la recita di due parti di Rosario, quindi è calato un meraviglioso silenzio, dopo il quale prima in croato, poi in italiano (Krizan) e quindi in inglese (Nancy) ci è stato detto quanto Ivan ha vissuto nei seguenti termini:
Anche questa sera la Madonna è venuta particolarmente gioiosa e felice, e ci ha salutato con il suo consueto saluto materno, sia lodato Gesù cari figli miei. Poi ha steso le sue mani su tutti i presenti pregando in lingua aramaica soprattutto sopra i malati e i sacerdoti. Dopo la Madonna si sofferma con la preghiera pregando per un lungo tempo per la pace nel mondo, ha dato la sua benedizione materna benedicendo anche tutti gli oggetti sacri. Poi è seguita una lunga conversazione privata con Ivan e dopo è andata via con il segno della luce e della croce con il saluto andate in pace cari figli miei. Ancora oggi la Madonna si è soffermata molto a pregare per la pace nel mondo.
Personalmente non sono riuscito praticamente a pregare, per tutta una serie di motivi e non solo di salute: meno di due ore prima avevo acquistato una statua della Gospa che avevo comprato per collocare esternamente presso una proprietà dove pensavo di stabilirmi come eremita in Garfagnana, e la statua è caduta dopo 30 secondi complice un packaging irricevibile e un “manico” per portare la scatola fatta di nastro isolante, del quale mi sono purtroppo “fidato” (della serie, lo fanno per lavoro, lo fanno per tutti, sapranno quello che fanno) invece lo stesso ha ceduto dal mio braccio dopo pochi metri provocando l’evento che vedete a destra …
Certe cose, si sa “accadono” … non succedono certo a chi sta a casa a guardare la TV, ed in altri tempi avrei preso l’accaduto con decisamente più “filosofia”, magari divertendomi a ricostruirlo come e meglio di prima … magari rimpiazzando con stucco dorato ciò che è andato “perso” mentre portavo la scatola della statua sulla collina … ma vi assicuro che da un’anno a questa parte sto passando un periodo terribile, dopo che eventi occorsi a Luglio 2022 hanno distrutto in pochi giorni progetti costruiti negli anni con poche possibilità di ripristino, hanno finito per ri-costringermi a letto per depressione come non accadeva da tempo, mentre sembra che io sia sottoposto a vessazioni continue a ritmo quotidiano … due corone di rosario che si “rompono” in un giorno, il giorno dopo la caduta della statua? Solo stanchezza? Solo un caso? … no, non credo: il progetto di dedicare un’eremo alla Regina della Pace ha i suoi impedimenti, per i quali sono costretto a chiedere aiuto e così inizio a farlo attraverso i miei report, e chi mi segue sa che è la prima volta che “approfitto” della circostanza … chi sa e può preghi per me, chi ha risorse e ha anche solo vagamente intuito ciò che ho in mente, si faccia sentire, perchè il tutto non si risolva in un fallimento.
Per quanto riguarda informazioni del tipo “cosa è cambiato a Medjugorje in un anno” si potrebbe anche affermare “praticamente niente” … ma in realtà qui è sempre tutto in evoluzione con i tempi tipici della regina della Pace: adesso per la benedizione degli oggetti sacri ho visto più volte i pellegrini avvicinarsi all’altare mentre il sacerdote scende e non benedice più solo dall’ambone, ma non fa mancare acqua benedetta in quantità su tutti gli oggetti e le persone riunite attorno all’altare esterno, prendendosi tutto il tempo necessario.
Anche per quanto riguarda l’adorazione eucaristica, sembra che qualche volta almeno il sabato venga sistemato un’inginocchiatoio davanti all’altare, in modo tale che il Sacerdote che la guida adori “con il popolo” se non altro anche per mostrare qual’e’ la posizione più opportuna da assumere in preghiera … poi altre fonti mi hanno fatto capire che in realtà la cosa si era già fatta altre volte senza particolare seguito, in ogni caso come potete vedere dalla foto il colpo d’occhio è veramente molto bello e anche decisamente “efficace” in senso liturgico.
Medjugorje 3->9 Luglio 2023
Ave Maria!
Marco Piagentini
P.S.
Anche oggi 9 Luglio 2023 che pubblico questo report ho avuto modo di accompagnare Mons. Cavalli per un pranzo, e fra considerazioni più o meno ordinarie mi ha ribadito la sua posizione su quanto intende fare al momento su Medjugorje: non cambiare assolutamente niente (quindi, neanche introdurre l’adorazione perpetua, cosa che gli ho chiesto esplicitamente) perché secondo il parere che ha maturato stando qui un’anno e mezzo con la Grazia di questo luogo è, almeno al momento, più opportuno “cooperare” che fare altro.