Il Ramo

Quando ero ancora “piccolo”, e abitavo ancora in Via Cadore a Terni, quindi fra il 1970 e il 1975, c’era una caratteristica che “illuminava” di una luce unica tutti i miei natali: il “Ramo”.

Il ramo era una di quelle “geniali” invenzioni di mio padre … geniali perché nella loro semplicità erano frutto di un’originalità senza paragoni “contemporanei”; alla fine si trattava di un “complemento” dell’albero di natale … un’anno nell’ingresso, un’altro anno sopra il presepe, il ramo era semplicemente un ramo nudo di un qualche albero, addobbato a lucine natalizie e batuffoli di cotone a “mimare” la neve … una cosa semplicissima, tuttosommato, ma per un bambino piccolo vedere quelle lucine sequenziali ornare un qualcosa di “orizzontale” e “inconsueto” non erano una gioia solo per l’unicità del periodo natalizio, ma soprattutto un segno evidente dell’affetto che ti vuole un padre che per te “si inventa robe”, investendo nel figlio non certo solo il suo tempo, ma anche quel “qualcosa in più di speciale” … se del ramo ne ho un ricordo così “vivido” avendolo vissuto probabilmente 3 o 4 volte prima dei sei anni, e forse una o due dopo il trasloco in via Donatelli (che invece non ricordo).

Oggi 13 Aprile 2023, alla soglia dei 53 anni, è venuta l’ora di “disfarmi” di quel ramo … se quello che ho qui presente davanti a me sia ancora quello originale o una sua futura reincarnazione non riesco a ricordarlo, ma c’è qualche probabilità che sia ancora l’originale, a giudicare dal livello intollerabile di polvere nei “batuffoli di cotone” … magari sarà stato un’altro ramo rifatto “per la campagna” in ricordo di quello vero … fatto sta che sta qui da più di 30 anni se non 40, un pò come quel “pinocchio che viene da Collodi” che gli sta li appeso accanto con un “leghino telefonico” a strozzargli il collo … le lucine invece si, sono sicuro, sono ancora quelle originali … quelle lucine di una volta tutte “in serie”, che se si bruciava una non funzionavano più, e sicuramente sono state “riparate” non meno di 10/15 volte, in ore e ore di ricerca (ogni volta) con un tester rudimentale per “risparmiare” sull’acquisto di una nuova “serie” …

Questo è il primo di una serie di oggetti che devo alienare come quel pinocchio … perchè assecondare un “accumulatore seriale”, anche se giustificato quale figlio di una logica ormai antica in cui niente si doveva buttare, richiederebbe l’acquisto di una quinta abitazione … forse stiamo esagerando, no?

Terni 13 Aprile 2023
Marco

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Marco Piagentini

Informatico dal 1981, Telematico dal 1988, Sistemista IT dal 1994 ed OT dal 2005, Strumentista dal 2005. DJ dal 1986, Fotografo dal 1994, Reporter della Gospa dal 2001 Runner dal 1979, Nuotatore dal 1980, Triatleta dal 2007, Quadratleta dal 2019

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