Accompagnamento, Direzione, Paternità ….

“Pensa per te” … “fatti gli affari tuoi” fino anche ad arrivare a “vette” del tipo “Quando sarai sacerdote forse ti ascolterò” … così le anime “fuggono” dalle proposte dello Spirito Santo in tutti quei casi in cui quest’ultimo ritiene di volersi servire di anime mortali del tutto insufficienti al compito al cui le chiama … ma certo così che la sua Grandezza si mostri nella debolezza dei mezzi che sceglie …

… e come faccio io a sapere queste cose? Semplice, per lunghissimi ANNI sono FUGGITO a gambe levate dalle proposte dello Spirito Santo alla stessa maniera … poi la Misericordia di Dio si è fatta strada in un modo più concreto, e non solo con la maturità di vita, e ora mi capita di fuggire di meno …

… non solo, certe volte mi capita anche di farmi “canale” di certe ispirazioni, così sento sgorgarmi da dentro delle “ispirazioni” … ed è diverso da quando certe cose le pensi con la mente, ragionando, e quando per istinto senti quell’urgenza del cuore di dover comunicare qualcosa a qualcuno, rischiando reazioni magari tipo un “ceffone” … della serie “ma te li farai un bel giorno i fatti tuoi?”

Cercate di capire questo: la “proposta che viene dal fratello” ovviamente va sottoposta a discernimento … non è che se qualcuno ci dice qualcosa in un momento X quando stiamo facendo la preghiera Y e chiedevamo nel cuore la grazia Z … allora ciò che ci dice il fratello della fede è per forza “la risposta che viene dall’alto” … certo, può capitare che lo sia, come che sia un qualcosa che viene “dal basso” … ma molto più frequentemente è un qualcosa da sottoporre a “discernimento”, ad esempio secondo il semplicissimo criterio “Paolino” che ci suggerisce di “non disprezzare le profezie”, ma di “tenere ciò che è buono”.

E come facciamo a “discernere ciò che è buono”? Con la preghiera e il digiuno aumentano le probabilità che il nostro discernimento sia secondo il cuore di Dio e non secondo il cuore dell’uomo, ma con l’aiuto di un “accompagnatore spirituale”, meglio se “direttore”, ancor meglio se “padre” spirituale …. il nostro discernimento sarà sicuramente ancora migliore.

Accompagnamento, direzione, paternità …. queste sono, almeno secondo la mia esperienza, i tre termini più consueti con cui ci si riferisce a quel “fratello nella fede” che la Divina Provvidenza ci mette accanto come “aiuto nel cammino” verso la patria celeste.

Adesso qui ci sono varie scuole … c’è chi sostiene che il “Padre Spirituale” sia indispensabile per un serio cammino di vita, e c’è chi ritiene sia addirittura “dannoso” perché obbedendo a terzi si indebolisce il nostro discernimento … e così arriva qualcuno che ci indica nell'”accompagnamento” una giusta “via di mezzo” … secondo questa accezione un’accompagnatore spirituale è colui che percorre un pezzo di strada con te, magari tenendoti per mano, e cercando di aiutarti a capire cosa il Signore voglia da te, ma poi lasciandoti “solo”, com’è giusto che sia, nelle tue “decisioni”.

Stada facendo io mi sono fatto un’idea un pò “diversa”, o perlomeno “complementare”: Accompagnamento, Direzione, Paternità …. sono tre modi diversi di poter farsi aiutare nel cammino da un fratello … sono tre gradi differenti di coinvolgimento di “colui che guida” nella vita spirituale (e magari anche materiale) di colui che è guidato.

Accompagnatore Spirituale, per definizione, è colui che ti “accompagna” nel cammino, che fa “un pezzo di strada con te” … e non potrebbe essere altrimenti, visto che nella nostra breve vita sulla terra difficilmente siamo affiancati da fratelli che ci accompagnano finché viviamo … possiamo pensare a questa persona come un fratello nella fede con un’esperienza maggiore della nostra, che ci prende per mano in un momento di nostra debolezza, fa con noi un pezzo di strada, ci conforta, ci aiuta, ci consiglia, e poi magari quando ci vede più sicuri nel cammino, ci lascia la mano affinchè facciamo da soli … fino a qui un’accompagnatore spirituale può tranquillamente essere un fedele laico …

Direttore Spirituale, per definizione, è colui che ti “dirige” nel cammino, che della “retta via” ti indica la direzione … immaginiamoci un fratello che, dopo averci ascoltato, ci indica con un dito la via giusta …. e allora noi che facciamo? Talvolta torniamo indietro, talvolta ci incamminiamo per vie tortuose … ma poi a forza di pregare e discernere, ci rendiamo conto che si, quella era la “via giusta”, ed alla fine finiamo per incamminarci in questa direzione. Certo che anche un laico può far da “direzione spirituale” ad un’altra anima, canonicamente parlando non ci sono impedimenti … ma qui il terreno si inizia a far delicato, un’anima è una cosa fragile … dirigere un’anima prevede una grande responsabilità, perché anche in buona fede gli si può indicare sia la via per la salvezza che quella per la perdizione … ecco quindi che sia molto opportuno che un Direttore Spirituale venga “scelto” fra un’anima consacrata, meglio ancora se “presbitero”, figura che per fare il “Direttore Spirituale” ha una specifica “Grazia di Stato”, concetto questo un pò desueto, per quanto reale e verissimo, patrimonio di secoli di magistero e esperienza della Chiesa.

Padre Spirituale è per definizione, un “padre”, e un padre è una cosa grande, un dono inestimabile, immagine del Padre Nostro che è nei cieli … nessuno di noi è venuto al mondo per iniziativa propria, ma per iniziativa di un padre terreno, che grazie alla “collaborazione” di una madre terrena, ci ha “chiamati alla vita” per “concessione” del Padre Eterno … ecco così che un padre terreno è VERA immagine del Padre Celeste, ed ecco perché questa figura è “protetta” da uno specifico comandamento insieme a quella insostituibile e complementare della madre.

Padre Spirtuale è colui che ti è Padre per l’anima … e nei nostri tempi non c’è figura più “efficace” di ciò che possa essere un Padre Spirituale se non in Padre Pio: colui che disse a Dio “in paradiso prima i miei figli spirituali, poi entro io per ultimo” ….

Carissimo tu che leggi queste parole … che quando ti “propongo” certi “passi nella fede” e mi vieni a rispondere “queste cose lasciamole decidere al mio padre spirituale” piuttosto che “quando sarai sacerdote FORSE ti ascolterò”, hai tu un vero padre spirituale?

Il tuo “padre spirituale” prega per te? DIGIUNA PER TE? Offre per te il sacrificio della Santa Messa nel nascondimento senza fartelo sapere? Offre per te le sue sofferenze, chiede al Padre celeste di poter soffrire al posto tuo? E’ disposto a scontare un pò di purgatorio al tuo posto?

Sono domande che devi fare a te, alla tua anima, e solo ad essa rispondere …. Dio voglia che tu abbia avuto questo dono immenso di trovare un Vero Padre Spirituale in terra, ma ti ricordo che Santa Faustina Kowalska ebbe a pregare tre lunghi anni perché Gesù, con cui lei parlava più volte al giorno, gli concedesse il dono di averne uno sulla terra …. e una volta ricevuto lo sai che succedeva? Che Gesù gli chiedeva delle cose per metterla alla prova, e Suor Faustina, giustamente, gli diceva “no Gesù, non posso fare ciò che mi chiedi, perché devo obbedienza al mio Padre Spirituale” .. alché Gesù gli rispondeva “bene così, tu osserva i tuoi voti che ci penso poi io a volgere il suo cuore ai miei piani” …

Carissimo … ecco qui chi è un Padre Spirituale … per cui se il tuo “sacerdote di riferimento” lo consulti ogni tanto quando ti va, e se nella tua città conosci tutti i sacerdoti per cui ormai hai imparato bene la fine arte di andarti a confessare dal prete giusto per farti approvare quello che ti va al momento … ti ammonisco: il tuo angelo custode vede in ogni istante il Volto del Padre, al quale non c’è niente sulla terra che possa essere nascosto.

Abbi quindi pazienza con me quando, nello svolgere il “dovere grave” dell’ammonizione fraterna, anche se con i miei mezzi “approssimati”, magari mancando di carità con i miei “modi” inopportuni, vado però a rammentarti una verità che ti fa bruciare la tua coscienza fino in fondo …

Concetti tipo “ma pensa anche per te” piuttosto che “queste cose le farò nel 2025” valle a dire al tuo Padre Spirituale e rimettiti al suo discernimento, che non è a me che risponderai nel momento del giudizio quando ti verrà detto “ti avevo mandato profeti, e non li hai neanche ASCOLTATI” …

… piuttosto fai una cosa: fermati, rallenta, rifletti … trova pace … e di quanto ti viene dalla mia bocca fa discernimento, “tieni ciò che è buono” … e se vuoi proprio fare il massimo, stampa tutte le cose che ti dico, portale al tuo Direttore Spirituale (perché che tu abbia trovato un vero Padre Spirituale mi sembra veramente strano) … e fatti indicare da lui la via …

… ma ancor di più: riscopri il dovere grave dell’ammonizione fraterna, perchè “sta scritto (non solo in Ezechiele) che ” … della sua morte chiederò conto a te” … e no, qui la Bibbia non stava certo a parlare SOLO della morte del corpo.

4 Settembre 2022
Ave Maria!
Marco.

P.S. … e a chi mi dice “hai detto cose giuste ma siccome hai usato modi sbagliati”, in genere rispondo dicendo “benissimo, io risponderò davanti a Dio di averti mancato di carità, tu di aver riconosciuto una verità come tale e non esserti comportato di conseguenza” … ed ecco che se c’è di mezzo Facebook parte la comoda funzione di “unfriend”, e se c’è WhatsApp il “blocco dell’utente” … ancora più gustoso il teatrino che coinvolge Telegram, dove oltre al blocco c’è la cancellazione totale della conversazione, come se io non avessi avuto modo di “salvarmela” nel frattempo 🙂

Pubblicato anche su maria.reginadellapace.it

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Marco Piagentini

Informatico dal 1981, Telematico dal 1988, Sistemista IT dal 1994 ed OT dal 2005, Strumentista dal 2005. DJ dal 1986, Fotografo dal 1994, Reporter della Gospa dal 2001 Runner dal 1979, Nuotatore dal 1980, Triatleta dal 2007, Quadratleta dal 2019

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