Carissimi,
dopo l’ultimo mio viaggio di Gennaio 2020 (fra l’altro nell’occasione di quello che allora non sapevamo essere la penultima “apparizione del due”, quindi l’ultima occasione in cui i pellegrini hanno avuto modo di essere presenti pubblicamente alla circostanza in cui la Gospa pregava con Mirjana per coloro che ancora non conoscono l’amore di Dio), anche io sono stato ri-chiamato dalla Gospa, ancora una volta, nella sua terra prediletta per questi tempi, per ricordarmi il suo amore per i suoi “cari figli” e darmi un’ulteriore occasione di conversione, ma soprattutto di testimonianza … non avrei altrimenti scritto così tanti report dal 2006 ad oggi 🙂
Quest’anno ho viaggiato da Brescia a Medjugorje accompagnando Mons. Sigalini che in questi giorni visiterà le quattro comunità che ha “approvato” nella sua diocesi quando era ordinario della diocesi suburbicaria di Palestrina; in modo inizialmente “imprevisto” Don Domenico sarà presente per l’intera durata del 33° Mladifest: una manifestazione che frequenta dal 2007, anno in cui mi risulta essere stato il primo vescovo a fare un intervento pubblico al festival.
Nel viaggio abbiamo fatto alcune brevi tappe, la prima per benedire una centrale elettrica (Dove ho lavorato per tanti anni) e la seconda al Santuario di Monte Grisa, dove “per caso” abbiamo incontrato il rettore che ci ha deliziato con una sua visita guidata al santuario, di interesse nazionale in quanto con la sua erezione si intendeva ricordare la consacrazione dell’Italia al cuore immacolato di Maria.
Del resto del viaggio c’è poco da raccontare perché eravamo “di fretta” … avevo infatti un appuntamento con il mio dentista proprio a Medjugorje, per cui dopo un tratto di costa fino a Senj, e uno scatto “volante” al mare, abbiamo proseguito in autostrada fino alla (relativamente) nuova frontiera di Bijača e quindi raggiunto Medjugorje percorrendo il primo tratto della nuova autostrada Bosniaca che dovrebbe arrivare un giorno a Sarajevo ma che ancora finisce inesorabilmente davanti alla chiesa di Sant’Antonio a Zvirovići, cioè a 6km dal centro di Medjugorje.
Un rapido passaggio sotto il Krizevac prima di lasciare Mons. Sigalini alla comunità che lo ospiterò in questi giorni, uno scatto fugace alla salita del Podbrdo, ed ero già sulla sedia del dentista.
Successivamente ho raggiunto la chiesa dove sull’altare esterno si stava celebrando la consueta liturgia vespertina nella festa “patronale” di San Giacomo Apostolo … quando si arriva a Medjugorje, specie dopo un lungo viaggio non si ha quella lucidità per precipitarsi subito a Messa, così ho trovato un parcheggio e ho iniziato a respirare un pò la pace del posto, facendo i miei primi scatti e cercando come al solito di farmi una ragione del motivo per cui raggiungo questo posto dal dicembre del 2001, un posto che li per li avevo classificato da quelli dove non tornare mai più, ed ora invece mi trovo ad aver rifiutato di contare i miei viaggi dopo il 50esimo, avvenuto ormai “anni fa” …
Dall’album fotografico (su Google Photos E su Facebook) potete avere un idea di quanto ho “vissuto” arrivando, specie da un paio di scatti centrali, sicuramente i più notevoli.
https://photos.app.goo.gl/cuZbcQLhDZmid5KA6
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10225352231645505&type=3
Come vedete, qui non si tratta di restare estasiati davanti alla “solita” sfilza di confessori intorno alla parrocchia, dall’assemblea sempre immensa e sempre nella pace più totale senza il bisogno neanche di una persona di servizio d’ordine, e da tutte le altre meraviglie del luogo incluso il solito meraviglioso tramonto, qui c’è da rimanere edificati dalla presenza di un Vescovo, Visitatore apostolico, che magari approfittando anche dell’aria condizionata in chiesa, occupa un posto fra i banchi MENTRE si celebra la Santa Messa sull’altare esterno.
Non che io mi sia fermato più di tanto a “contemplare” la scena, fra l’altro non l’avevo ancora mai incontrato dal vivo: tempo di girargli intorno, fare i miei soliti due o tre scatti “di nascosto”, ed uscire per ritirarmi un po’ in preghiera.
Chi sia Mons. Aldo Cavalli ve lo avranno raccontato in tanti, ed anche io potrei iniziare a dirvi dov’è nato, cosa ha fatto, e così via … copiaincollando quelle informazioni che si trovano ovunque, e in particolare su Wikipedia … che aveva una pagina su di lui in tutte le lingue tranne che l’italiano, il che è tutto dire, per cui mi sono preoccupato di tradurla personalmente, ma su quella pagina non troverete mai scritto che la sera prega fra i banchi in chiesa, e si attarda finché è necessario per salutare e confortare i pellegrini.
Cosa starà facendo in Chiesa un Vescovo di 76 anni che nella sua “carriera” è stato nunzio apostolico in tanti paesi? Di sicuro pregando, magari proprio anche perché la Santa Messa che si stava celebrando portasse frutto, ma non ci è lecito entrare nel santuario del cuore delle altre anime, è già tanto se “di tanto in tanto” ci ricordiamo di entrare nel nostro …
Rimanendo nel campo delle impressioni, mi sono immaginato un bel punto interrogativo sulla testa del Visitatore Apostolico, uno di quelli dei fumetti per intenderci … un qualcosa del tipo “e ora, che faccio?” … non che a un pastore di questa esperienza manchino le capacità per discernere, decidere, agire, per carità … ma immaginate voi il “peso” di un incarico simile, e di dover toccare anche con un dito questa meraviglia di Dio intessuta con pace e pazienza per 40 e passa lunghi anni dalla Gospa …
Pregate, Pregate, Pregate … ci ricorda la Gospa di tanto in tanto dai primi anni … preghiamo, preghiamo, preghiamo anche per i nostri pastori, e per questo nuovo dono del Signore in particolare …
Ave Maria!
Marco.
P.S. dopo la Santa Messa, penso proprio in occasione della Festa di San Giacomo Apostolo, era prevista un’ora di adorazione eucaristica, nonostante fosse Lunedì …