San Paolino … e San Valentino

Carissimi,
lo scorso 12 Luglio ho avuto modo di essere presente ad una celebrazione solenne nella festa di San Paolino da Lucca, Vescovo e Martire, nell’omonima basilica a lui dedicata: notizie storiche incerte lo danno non solo come primo Vescovo di Lucca ma anche come Vescovo nominato direttamente tale da San Pietro.

Si tratta di una situazione analoga a quanto si sa di San Valentino da Terni, anche lui Vescovo e Martire (anche se non primo vescovo, lo fu Sant,Antimo): le notizie storiche sulla sua vita sono veramente incerte, e molto probabilmente frutto di mitologia ed enfasi.

Ciò non toglie che entrambi questi “personaggi” ci possano offrire spunti di riflessione, ma soprattutto di conversione, molto interessanti e pertinenti: per entrambi infatti, a più di 18 secoli dalla loro vita si riunisce una città intera almeno una volta l’anno, probabilmente da allora.

Per chi di noi, in futuro, qualcuno si riunirà a pregare, se tutto va bene, per più di due o tre anni nel giorno dell’anniversario della nostra dipartita? Figuriamoci se faranno mai la nostra “memoria” … eppure non siamo tutti chiamati alla santità? Di questi santi non dovremmo seguirne l’esempio imitandone le virtù? Non sta forse scritto “siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli” e la Gospa non ci richiama forse alla Santità da almeno 40 anni? Lei che ci ricorda che i santi non si pregano (1 Novembre 1983) , ma si prega CON loro (appunto, in quella “comunione dei santi” che spesso invochiamo solo a memoria, senza la minima cognizione di ciò di cui stiamo parlando) …

Però questi personaggi sono a noi “lontani”, non solo “lontani nel tempo”, e questo è ragionevolissimo se si parla di 18 secoli e di scarse informazioni plausibili, ma purtroppo sono a noi “lontani” anche come santi.

Eppure seguirne l’esempio ed imitarne le virtù non è cosa impossibile: certo, non avremo mai la “dimensione storica” di un fondatore di una chiesa, ma chi ci impedisce di fondare un gruppo di preghiera? La Gospa non ha forse detto che i gruppi di preghiera sono “necessari in tutte le parrocchie?” (11 Aprile 1982).

Ma si tratta solo di un esempio, di cose da fare per seguirne l’esempio ce ne sarebbero tante, e la nostra coscienza lo fa bene … nel frattempo ci accontentiamo di partecipare, forse, a queste celebrazioni, e di aspettare, forse, almeno la benedizione finale.

A questa celebrazione nello specifico era presente una porzione molto ridotta del popolo di Dio, non solo causa covid, però erano singolarmente presenti una quantità importante di “autorità locali” a mezzo dei loro rispettivi rappresentanti, tutti in “uniforme” di rappresentanza: sindaci, responsabili di corpo d’armata locale, e così via … tutti rigorosamente rispettosi del distanziamento e del resto dei protocolli anti-covid, così come buona parte del presbiterio locale insieme al suo Vescovo, naturale successore di San Paolino.

San Paolino di Lucca 2021: Olio e Cero votivi

Come potrete vedere dalla galleria fotografica, il colpo d’occhio è senz’altro singolare, sia dall’ingresso, che dal presbiterio … durante la celebrazione vengono tradizionalmente offerti “al Santo” l’olio per una lampada votiva a turno ogni anno da parte di tutti i singoli comuni del territorio diocesano, ed un cero dalla città stessa, rappresentata dal suo Sindaco.

In questa basilica le reliquie del santo sono comunque contenute nell’altare maggiore, ma l’urna con la maggior parte dei resti mortali è posta in una cappella laterale: a questa viene offerto il cero dalla città mentre l’olio alimenta la lampada posta sull’altare maggiore.

Per quanto riguarda la celebrazione, ero impegnato principalmente a fare foto, ed essendo per me la prima volta, ero più concentrato sul servizio fotografico che altro, così ho seguito il tutto “come un osservatore”, senza essere coinvolto nella preghiera o nell’omelia del vescovo, un punto di vista apparentemente poco edificante, che però è capace di offrire prospettive sorprendenti.

Prima lettura

Vedere la Parola letta da un rappresentante di un’autorità è comunque significativo, così come osservare il religioso silenzio con cui tutte le autorità, anche “importanti” hanno ascoltato un omelia molto pertinente al loro ruolo, hanno accompagnano con formalità il momento di omaggio al Santo, ed hanno in generale partecipato a tutta la celebrazione (e i più si sono anche comunicati, fra le altre cose).

Quando poi, prima della benedizione finale, vedi tutti i gonfaloni dei comuni, della provincia, e di altre istituzioni locali, tutti solennemente alzati … puoi anche essere stato distratto, non aver vissuto niente della liturgia, essere pellegrino e forestiero in terra straniera, ma tu li capisci che è tutto vero.

Gonfaloni esposti per la benedizione solenne

Si, è tutto vero, ed “eventi” del genere non sono affatto mera formalità: in quella circostanza il Vescovo, quale Vero successore di San Paolino, ha benedetto tutti i presenti, e attraverso i loro rappresentanti, tutti gli assenti e tutto il territorio … e nel vedere i presenti, la loro fede, ma soprattutto il “modo” con cui i gonfaloni sono stati “esposti” alla benedizione, c’è da avere evidenza che se il Signore fosse tornato in quella circostanza, avrebbe ancora trovato Fede sulla terra.

Quella benedizione è “vera”, quella benedizione “arriva” … nonostante la poca fede, nonostante le distrazioni, nonostante l’assenza di tanti che era invece “presenza” attraverso i rispettivi rappresentanti … certo, di queste “rappresentanze” non si può abusare, nel mondo della fede non ci si può “accomodare”, non si possono mandare sempre “terzi” al posto nostro, ma in alcuni ambiti è possibile … sono quelle benedizioni, con effetto a prima vista “nullo” o quantomeno “invisibile” a provvederci le grazie necessarie per la presente vita e per meritarci la futura, ed anche questo la Gospa ce lo ha assicurato veramente in tante occasioni!

Di parole se ne potrebbero scrivere ancora molte, ma preferisco lasciarvi al mio canonico “photostream” su Google Photos, i cui scatti più significativi avete trovato in quest’articolo: sfogliatela velocemente per farvi un’idea di questa celebrazione, e se doveste visitare Lucca, non andate solo in Cattedrale, da Santa Gemma, o in cerca della Beata Elena Guerra … fate il vostro piccolo pellegrinaggio alla basilica minore del Santo Patrono, e, possibilmente, lasciatevi ispirare ad imitare alcune delle sue virtù.

Tintoria di Castagnola 20 Luglio 2021
Ave Maria!
Marco.

Album Google Photos -> https://photos.app.goo.gl/7poJaPjF5BHnkeSy8

Pubblicato anche su http://maria.reginadellapace.it senza modifiche.
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Marco Piagentini

Informatico dal 1981, Telematico dal 1988, Sistemista IT dal 1994 ed OT dal 2005, Strumentista dal 2005. DJ dal 1986, Fotografo dal 1994, Reporter della Gospa dal 2001 Runner dal 1979, Nuotatore dal 1980, Triatleta dal 2007, Quadratleta dal 2019

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