Dopo la prima volta 10 anni fa (a meno di qualche giorno di incertezza perché i ricordi ormai si fanno sfumati), poche ore fa mi ritrovavo di nuovo a salire sul Podbrdo per “rispondere alla Chiamata della Gospa”.
Ricordo ancora la prima volta: era il primo gennaio 2002, per una di quelle che io non sapevo fosse considerata una “apparizione straordinaria” , e che di fatto “straordinaria” non lo era affatto, almeno per il gruppo di preghiera di Ivan per cui sono state “ordinarie” per tanti anni!
Salii la collina dietro una ragazza carina con i capelli biondi, incontrata in quel pellegrinaggio, più per i suoi capelli che per qualsiasi altra cosa: la collina era stracolma, non c’era più spazio neanche per un piede e noi ci fermammo in un punto molto prima della statua della Gospa, ma io allora non lo sapevo … vedevo solo tanta gente e sentivo tanto, tanto, TANTO freddo …
Ad un certo punto si fece silenzio e mi dissero che la Gospa stava “apparendo” … il silenzio durò un po, e allora non riuscimmo neanche a sentire il messaggio: non erano ancora attrezzati con gli amplificatori portatili di oggi, in ogni caso la cosa mi lasciò praticamente indifferente.
Dopo dieci anni e quale decina di esperienze del genere, la mia vita è cambiata radicalmente da quel giorno: di acqua ne è passata sotto i ponti, ho persino qualche capello bianco (ognuno causato da una donna per uno specifico motivo, ndr), nel frattempo ho rischiato seriamente la vita non meno di cinque volte, ma il Signore, che è colui che umilia e innalza, mi ha sempre restituito la salute, e ora mi permette di scrivere queste righe e di essere indegno testimone delle meraviglie che sta operando su questo mondo per preparare la seconda venuta del Suo Figlio.
Pioveva … anni fa una condizione del genere sarebbe stata tale da generare più entusiasmo nella risposta alla chiamata della Gospa, ora invece queste “apparizioni” ci sono divenute quasi normali, e per molti tutte le scuse sono buone per rimanere al caldo e non rischiare la pelle sui sassi scivolosi … tanto la Madonna “dice sempre le stesse cose”.
Per fortuna – dico io – che dice ancora sempre le stesse cose: è segno che non ha perso la pazienza e che di certi messaggi ne abbiamo ancora bisogno!
Poi, siccome i più attenti avranno sicuramente notato il notevole abbassamento della frequenza di questi “inviti” che la Madonna ci fa sul Podbrdo attraverso il gruppo di preghiera di Ivan … io mi convinco che un giorno, come lei stessa ha detto, ci mancheranno – e tanto – questi appuntamenti serali, e anche se con un po di ritardo mi avvio a passo deciso verso il Podbrdo.
Come al solito, non vado solo per me … mi porto nel cuore e nel notebook tutti quelli che mi hanno chiesto preghiere, o da pochi istanti attraverso internet, o 10 anni fa nel primo pellegrinaggio, perché c’è sempre qualcuno che non ha ancora ricevuto quello che attende … come gesto simbolico, appunto, metto un portatile nello zaino, che proteggo con un apposita copertura contro la pioggia, e sono pronto per andare all’appuntamento, e per poi condividere con chi posso questa grazia straordinaria.
Ai piedi della collina scopro che non c’è l’illuminazione, quindi siamo in clima di vero amarcord … come ai vecchi tempi, con le pilette … solo che è cambiato il colore … ora si vede solamente una processione di puntini bianchi con qualche raro e sparuto puntino giallo … sono passati anni, e delle torce normali non ce n’è quasi più traccia … solo a led, in genere bianchi, che consumano meno batteria e funzionano anche molto meglio.
Piove, il che, come ben noto, rende le pietre del Podbrdo drammaticamente scivolose … però ho un po di esperienza, e anche se come scarpe ho con me solo un paio di intermedie con cui ho corso una mezza maratona solo 10 giorni fa, quindi del tutto inadatte ad una situazione del genere: però ore ed ore perse negli allenamenti di Triathlon serviranno pure a qualcosa, come del resto le decine di salite alla Collina Santa, per cui dopo meno di 10 minuti e grazie ad un paio di scorciatoie di quelle che fanno i veggenti e il gruppo per salire, sono sul punto.
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La prima cosa che noto è che c’è … poca, pochissima gente … e mancano meno di 40 minuti all’apparizione …. stasera c’è solo un microfono, e poco amplificato, che fa sentire a breve distanza le “Ave Maria” in croato dei membri del gruppo di preghiera.
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Decido di “prendere un ricordo”: lancio il navigatore del mio telefonino e mi fisso le coordinate GPS del punto … siamo veramente nel 2011, anzi nel 2012 … e con un “Check In” su Facebook comunico ai miei amici la mia posizione, solo che pochi capiscono cosa significhi fare un checkin@FirstAPPARITIONSpot … oltretutto sembra chissà quale tecnologia e con chissà quali costi, ma ho con me un vecchio Nokia 700 e con le schede locali le tariffe sono decisamente migliori che in Italia!
Non riesco in alcun modo ad entrare in un clima di preghiera … anche perché continuano ad arrivare “italiani” che fanno ogni genere di baccano, dalle “Ave Maria” urlate in fretta, a gente che si chiama urlando ad alta voce … la situazione è in alcuni casi intollerabile, e per la prima volta oso chiedere di fare silenzio, in un caso anche gridando a mia volta … ma con scarsissimi risultati: se ci fosse bisogno di aggiornare un dizionario con una definizione dell’io e/o dell’ego potremmo banalmente citare questi “pellegrini” che pretendono di venire su un luogo Santo a prendersi la propria grazia privata e magari pure tornare senza ringraziare …
Proprio mentre tento di richiamare all’ordine un pellegrino che grida un nome, questi mi risponde sgarbatamente “prima trovo mia moglie e poi smetto di urlare” passandomi accanto con disprezzo, proprio mentre mi affiancano un paio di piedi scalzi e sporchi di fango che riesco a vedere grazie ad una torcia di un altro pellegrino puntata verso il basso … penso che questo quadretto si commenti da se … non fatemi ancora infierire sui miei connazionali.
Sono le 21:50 e iniziano la preghiera dei sette Pater Ave e Gloria … non so in che momento Ivan inizia a vedere la Madonna, ma alla fine di questa piccola coroncina, pregata da un membro del gruppo, Krizan avverte che è il momento dell’apparizione: “Pregate, non fotografate!” … stavolta non lo ha detto, ma spesso lui ricorda “Questo è momento SACRO!” …
Qualche minuto di pseudo-silenzio: la gente sembra stare più quieta, anche se i pellegrini che sono qui per la prima volta sono numerosissimi e probabilmente nessuno gli ha spiegato come comportarsi … considerando che si vedono sempre più spesso guide “esperte” che durante la messa girano intorno alla chiesa a chiacchierare o peggio a fumare (il che è anche espressamente vietato) le cose non potrebbero andare meglio.
Ivan inizia quindi a rivolgersi all’assemblea : “Draga djeco … Molite, molite, molite …“
Ancora non ho trovato tempo per mettermi a studiare sistematicamente il croato, ma inizio a capire tante parole … in questo caso sarebbero bastate queste tre da sole … pregate, pregate, pregate … invito grave, che i più prendono con un sorrisino tanto per dire “lo sappiamo, lo sappiamo, lo sappiamo” …
Certo che lo sapete, allora perché non agite? Chi veramente ha capito questo invito, non può non reagire almeno con un miserere, e pure a testa china …
Ivan si rivolge per un LUNGO tempo all’assemblea in croato, poi Krizan tenta in qualche modo di tradurre in tempo reale il messaggio in italiano, ma in un modo più breve rispetto a quanto ha fatto Ivan … quindi evito di comunicare quello che ho sentito e registrato del messaggio, perché immagino che ci sia di più: ultimamente lui registra con un digital recorder quello che dice Ivan, lo traduce in tempo reale riascoltandolo, ma così ha una base certa per farne una buona trascrizione e traduzione.
Si sente poco … e io tendo il registratore digitale e chiudo gli occhi … quello che ricevo per me, a parte il “Pregate, pregate, pregate” di cui sopra, è di vivere con responsabilità i suoi messaggi … e questo è quanto ritengo di condividere con voi.
E’ già tempo di scendere: i nuovi pellegrini, molto opportunamente, dicono di voler attendere il deflusso per potersi recare sul punto dell’apparizione .. santa e saggia iniziativa! io invece inizio a scendere perché voglio condividere con qualche fratello quello che ho vissuto e scrivere questo articoletto (anche se poi crollerò dal sonno prima di farlo, lo pubblicherò all’indomani).
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Scendere è molto più pericoloso che salire: il Podbrdo è un lago di fango … ma la pratica ormai è tanta e in poco più di 10 minuti sono alla base …
10 minuti per scendere, 10 anni di grazie … 10 anni di benedizioni … 10 anni di peccati: paradossalmente ho infatti peccato molto di più e molto più gravemente dopo aver conosciuto Medjugorje che prima … ma la Misericordia di Dio non ha limiti, ripercorriamo insieme questo cammino in questi “Racconti di un Pellegrino Italiano” di cui questo post costituisce l’introduzione.
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Carissimo, se leggerai queste parole su carta, significa che o che le hai raggiunte attraverso http://marco.piagentini.it, o che te le ha stampate qualcun altro, o che magari hai ricevuto almeno parte del mio libro stampato a manina dal sottoscritto e rilegato con tecnica analoga.
Al più potrà essere successo che un editore particolarmente “sveglio e innovativo” ha capito la natura di questo progetto e si è impegnato a farne degli “snapshot cartacei” periodici ad un prezzo ragionevole, perché in tanti anni io ho capito una cosa: non è opportuno fare un margine o un guadagno su quanto la Gospa ci regala gratuitamente … Gratuitamente avete ricevuto – dice il Signore – gratuitamente date …
… e io posso finire con una micro-testimonianza in poche parole: più faccio GRATIS per la Gospa .. più il cielo mi STRABENEDICE con la sua provvidenza, generandomi fatturato con la mia ordinaria attività di consulente informatico, e da poco anche fotografo e reporter … incredibile, funziona!
31 Dicembre 2001
Ave Maria!
Marco.
(Originale: Nota Facebook 20111230-MEDJ_Report)
Nota Originale 20111230-Medj_Podbrdo.txt: Pubblicata il 31 Dicembre 2011 a Medjugorje (come Nota Facebook) e revisionato il 18 Aprile 2020
P.S. 20 Anni dopo mi sono messo a trascrivere il messaggio dall’audio, recuperato nei meandri di un mio vecchio hard disk: ve lo presento in versione originale (così come lo sentiva il mio registratore vocale), poi “amplificata” (+20db) ed infine “trascritta”: come vedrete, la parte “vagamente ascoltabile” è quella dal minuto 2:20 in poi … questo è esattamente quello che “provavamo” a stare sul posto.
“Cari figli, anche oggi la Madre con la gioia vi invita: siate portatori dei miei messaggi in questo mondo stanco.
Accogliete i miei messaggi con responsabilità.
Cari figli, pregate insieme con me, per i progetti che voglio realizzare, specialmente stasera vi invito di pregare per la unità, per l’unità della mia Chiesa, dei miei sacerdoti.
Cari figli: Pregate, Pregate, Pregate!
(La) Madre prega ogni giorno per voi ed intercede presso suo Figlio per tutti voi.
Grazie perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata e perché avete accettato i miei messaggi e vivete i miei messaggi.
Poi la Madonna un tempo prega sopra tutti noi, ci benedice tutti con la sua benedizione materna, e benedice tutto quello che abbiamo portato qui per la benedizione.
Poi particolarmente prega per voi presenti malati.
Poi il veggente Ivan ha raccomandato tutti noi, i nostri bisogni, le nostre intenzioni; in modo particolare ha raccomandato tutti voi malati.
Poi la Madonna continua con le mani distese a pregare sopra tutti noi; dopo questa preghiera se ne va, se ne va nel segno della luce e della croce, con il saluto “Andate in Pace, cari figli miei“.
20111230-Medj_Podbrdo.txt: Pubblicato il 31 Dicembre 2011 a Medjugorje e revisionato il 18 Aprile 2020