“Medjugorje Report” dell’11 Agosto 2011

Carissimi, 
vi scrivo da Medjugorje, dove oggi, come in tutta la chiesta si celebra la memoria di Santa Chiara, per le Clarisse una vera e propria solennità.

Sono arrivato nei pressi della chiesa poco prima delle 11, oggi il cielo è completamente sereno, e tira ancora un po’ di quel vento che ieri è stato impetuoso per tutta la giornata, lasciando un clima ancora abbastanza piacevole, anche se al sole è tornato a fare molto caldo.

Gli Italiani non sono tantissimi, per la messa della mattina è sufficiente la chiesa e la zona davanti ai confessionali, per i quali ormai nessuno tenta più di comunicare un orario di apertura o di chiusura … semplicemente ci si trovano sacerdoti dalla mattina presto anche alla notte alle due, secondo disponibilità.

Con mia piacevole sorpresa, ho scoperto che il celebrante era Padre Francesco Rizzi, che come da sua abitudine ha fatto una bellissima ed ispirata omelia toccando vari temi: dalla Vita della Santa, all’impatto che avuto nella storia della chiesa, ricollegandosi poi a vari aspetti della grazia di Medjugorje e a quanto la Madonna ha operato in 30 anni. Dopo l’omelia padre Francesco ha introdotto la preghiera dei fedeli ricordando che l’episodio del Natale del 1252 in cui Chiara ebbe il dono di poter vedere dalla sua cella la celebrazione che si svolgeva in chiesa è alla base della sua proclamazione come patrona della Televisione … che bello quando le vite dei santi erano prese ancora come riferimento per tutto quello che riguardava la nostra esistenza.

Dopo la messa ho salutato brevemente padre Francesco, che mi ha detto che sarà qui un paio di settimane principalmente per confessare, quindi gli ho chiesto se mi concedeva una foto insieme a Padre Renzo.

Potete trovarla, insieme ad altre scattate stamattina, in questo album Facebook:

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2169715275157.2120977.1014979112&l=c1cc818b8c&type=1

E così ora abbiamo una bella memoria di questi due frati che hanno ricoperto l’importantissimo ruolo di “Cappellano per gli Italiani” a Medjugorje.

In particolare Padre Renzo mi ha detto che è arrivato a Medjugorje il 9 Agosto 2009, e che terminerà il suo ministero a fine Agosto di quest’anno … se avrò tempo e modo, cercherò di passare con lui almeno una mezz’oretta per avere un po’ un “resoconto” di questa sua esperienza ….

Padre Francesco Rizzi e Padre Renzo Gobbi, all’uscita della sacrestia, l’11 Agosto 2011

Di seguito potete invece trovare la mia trascrizione dell’Omelia di Padre Francesco, il cui audio è comunque disponibile a fine report.

Mi sono permesso, di mia iniziativa, di mettere in grassetto i concetti probabilmente più forti che ha espresso, senza alcuna relazione con il suo tono di voce.

Seguite il mio consiglio, leggetela, se vi è possibile ascoltatela (fa la differenza), e soprattutto vivetela … sarà per voi come essere stati qui stamattina!

Medjugorje 8 Agosto 2011
Ave Maria!
Marco.

(Nota originale: 20110811-MEDJ_Report.txt)
Medjugorje 8 Agosto 2011 – Omelia di Padre Francesco Rizzi

Sia Lodato Gesù Cristo.

Carissimi, celebriamo oggi la Festa di Santa Chiara, e vogliamo guardare a questa donna come un esempio di … luminosità, una donna che ha colto la chiamata di Dio attraverso l’esperienza del poverello d’Assisi e … ha donato tutta se stessa al Signore, quel chicco di grano caduto in terra che morendo porta molto frutto, in Santa Chiara ha portato … molto frutto. Ha fondato l’ordine delle sorelle povere di Santa Chiara, le Clarisse, pensante che ancora oggi ci sono nel mondo 1000 monasteri, quindicimila suore, pensate … da quella risposta … da quella Domenica delle Palme del 1211 quanti frutti ha prodotto nella Chiesa e per la Chiesa.

E Chiara di Assisi ci aiuta a leggere la nostra vita da Cristiani, innamorati di Cristo, così come ci invita a fare la Madonna a Medjugorje, a porre Cristo al centro della nostra vita, al centro della nostra esistenza.

Cristo al Centro.

Il primato di Dio, attraverso la preghiera, fratelli e sorelle, è l’invito materno che Maria ci rivolge oramai da 30 anni, di … mettere attraverso la preghiera Dio al primo posto, attraverso una vita vissuta in Cristo e nella Chiesa: è il regalo più bello che possiamo fare alla Madonna e alle nostre famiglie, se rientrando nelle nostre case noi porteremo la Pace, come dice la regina della Pace, che è frutto della preghiera, è frutto della riconciliazione con Dio e con i fratelli attraverso un cammino personale, quotidiano, di conversione, di accoglienza e di apertura alla volontà di Dio.

Un cammino di Santità.

Il cammino di santità che consiste nel fare, nel compiere, nell’accogliere con amore la volontà di Dio, sostenuti dalla grazia che ci viene infusa nella preghiera attraverso i sacramenti, possiamo cambiare veramente la direzione della nostra vita, e anziché vivere un vita soltanto per noi stessi, possiamo incominciare, carissimi fratelle e sorelle, a vivere una vita che si offre a Dio, al mondo, e alla storia.

Una vita che non è più vissuta soltanto per se, ma una vita capace di aprirsi al mondo, e di diventare accoglienza, e di portare frutto attraverso la Grazia di Dio, perché la vocazione naturale di ogni Cristiano è la vocazione alla Santità, perché inseriti in Cristo, che è il Capo del Corpo mistico della Chiesa, noi partecipiamo della Santità di Cristo, e Cristo santifica la sua Chiesa per mezzo dei sacramenti.

Ecco perché Maria pone al centro l’Eucarestia, non se stessa, stiamo bene attenti, non se stessa, ma suo figlio: l’esperienza di Medjugorje è un esperienza profondamente cristocentrica, è il grande segreto di Medjugorje.

Venire qui in questo luogo e incontrare, attraverso Maria, Cristo, nell’Eucarestia, nell’adorazione eucaristica, nel sacramento della riconciliazione, nella celebrazione dell’Eucarestia.

Leggendo la nostra vita, dice … Santa Chiara, scrivendo a Sant’Agnese di Praga, dice … “Vivi la tua vita e contempla Cristo come in uno specchio”, e io credo che questo insegnamento che Chiara lascia ad Agnese di Praga, è un insegnamento che … aiuta, e può aiutare ciascuno di noi.

Cosa vuol dire Santa Chiara, di vivere la nostra vita e di contemplare come in uno specchio la vita di Cristo?

Lei dice: “Comincia dall’incarnazione, guarda l’umiltà di Dio”.

Guardiamo all’umiltà di Dio, che si è fatto povero, ed è stato deposto in un presepe, in una mangiatoia.

“Contempla il mistero dell’incarnazione, scopri in quel bambino”, dice Chiara, “il Figlio di Dio. Inginocchiati, adora quel Bambino, riconosci ..”

… riconosciamo, fratelli e sorelle, l’umiltà di Dio, riconosciamo l’Amore di Dio.

Contempliamo l’umiltà di Dio, ma contempliamo anche la povertà di Dio, quella povertà e quelle fatiche che Gesù ha sostenuto, carissimi fratelli e sorelle, durante la sua vita, per ciascuno di noi.

Tutto il bene che il Signore ha compiuto, passando e beneficando tutti coloro che incontrava.

Gesù, il pastore misericordioso.

Gesù la misericordia incarnata del Padre che si rivela attraverso i miracoli, attraverso l’accoglienza, attraverso la compassione, e soprattutto attraverso il perdono.

“E contempla”, continua ancora santa Chiara, “la Carità di Dio”, quella carità che ha spinto il figlio di Dio a donare la sua vita per ciascuno di noi sul patibolo infame della croce.

Tutto questo c’è a Medjugorje: c’è il mistero dell’incarnazione.

Quanti messaggi, fratelli e sorelle, ci ha lasciato la Madonna in questi anni in occasione dell’avvento, in occasione del Santo Natale.

“Accogliete mio figlio vostro Dio”. La divinità di Gesù Cristo.

La meditazione della passione: “Pregate davanti alla Croce, perché dalla croce derivano grandi grazie”, e grandi guarigioni.

E il mistero della Resurrezione del Signore, Gesù presente e vivo in mezzo a noi, Gesù presente nella sua Parola, Gesù presente sotto le specie eucaristiche.

Gesù presente nel suo corpo, nel suo sangue, nella sua anima e nella sua divinità.

E la Madonna ci ha aiutato, nella prima lettura lo abbiamo ascoltato, come … l’apostolo Paolo ci ricorda che la nostra vita ha un fine, e tutti noi siamo in cammino per aspettare questo premio eterno, questo fine ultimo che è la visione beatifica di Dio.

Allora impostare la nostra così come ci aiuta la Madonna, come un cammino verso l’eternità.

Non un cammino verso la morte, ma un cammino verso la vita, un cammino verso la gioia eterna del paradiso.

Allora la vita vissuta in questo modo, come ci ricorda la Madonna, sarà un pellegrinaggio, avendo questa consapevolezza: che siamo pellegrini sulla strada verso l’eternità, e in questo cammino non siamo soli, perché … Maria cammina insieme con noi, ci accompagna in questo cammino.

E’ bello quando qui a Medjugorje i pellegrini scoprono come tanti sassolini … no? Tanti piccoli segni, e questi piccoli segni che lascia la Madonna aiutano il pellegrino a capire che quel segno è proprio per lui, che quella chiamata non è una chiamata anonima di una massa indefinita di persone, di volti sconosciuti, no, è la chiamata personale di una mamma che chiama ciascuno dei suoi figli, che conosce le difficoltà, conosce la storia, conosce la vita, conosce i dolori, le ansie, le preoccupazioni.

E’ la madre che accoglie i suoi figli, è la madre che consola i suoi figli, e ricorda ai suoi figli come il segreto della felicità è nell’accogliere la pace che è Gesù stesso, nei nostri cuori, per messo della preghiera, per mezzo dell’ascolto della parola di Dio, per mezzo della celebrazione dei sacramenti, per mezzo della rinuncia e della penitenza.

Quella penitenza che ha caratterizzato la vita di Santa Chiara.

Allora di fronte a questa donna noi veramente rimaniamo stupefatti (di) quanto la grazia di Dio può trasformare la vita di una persona e renderla un esempio non solo per gli uomini e le donne, i giovani e le giovani del suo tempo, ma per tutta la storia: 800 anni che Chiara illumina la vita di tante giovani che sentono nel loro cuore il desiderio di consacrarsi al Signore, di donare tutta la vita al Signore, e di vivere questa vita come offerta a Dio, perché non è mai una scelta egoistica: le sorelle, le monache di clausura, fanno una scelta che è profondamente motivata da una carità.

Molti dicono: Ma che fanno le monache?

Le monache offrono la loro vita, giorno e notte, per la salvezza del mondo!

Questo fanno le suore Clarisse, questo fanno tutte le … suore contemplative.

Offrendo la loro esistenza, ogni giorno, in preghiera, nel lavoro, davanti a Dio, per la salvezza degli uomini, per la conversione dei peccatori, per la salvezza delle anime.

Che grandezza d’animo, che generosità, fratelli e sorelle, che grande dignità, che altezza sublime.

Tutto questo è qualcosa che noi contempliamo oggi in Santa Chiara, e nel nostro piccolo chiediamo a Lei di aiutarci, perché anche noi possiamo portare la preghiera nelle nostre famiglie come il dono più prezioso, il primato di Dio, che è il primato dell’amore e della carità.

Sia Lodato Gesù Cristo.

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Marco Piagentini

Informatico dal 1981, Telematico dal 1988, Sistemista IT dal 1994 ed OT dal 2005, Strumentista dal 2005. DJ dal 1986, Fotografo dal 1994, Reporter della Gospa dal 2001 Runner dal 1979, Nuotatore dal 1980, Triatleta dal 2007, Quadratleta dal 2019

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