Medjugorje 31 Dicembre 2009: Omelia del Cardinale Schonborn

Carissimi,
è con gioia estrema che vi inoltro la trascrizione fatta nottetempo dell’Omelia del Cardinale, la cui importanza per Medjugorje sarà a tutti evidente anche dopo la lettura delle prime frasi, senza alcuna parola di commento da parte mia.

L’audio è già disponibile in area files …
http://it.groups.yahoo.com/group/informazioni_da_medjugorje/files/20091231-Medj_MessaMezzanotte-Omelia.wma
… evi chiederei la gentilezza di usarlo per ricontrollare la trascrizione e correggere qualche eventuale errore rimasto.

Il grassetto e l’evidenziatura non solo solo un prodotto del mio pensiero, ma hanno un motivo tecnico che potrebbe riservarci una sorpresa nei prossimi giorni.

Medjugorje 1 Gennaio 2010
Ave Maria, Santissima, Madre di Dio!
Marco Piagentini.

(Nota Originale: 20091231-Medj_MessaMezzanotte-OmeliaCardinale
.txt)





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.. adesso noi, insieme a Maria, Giuseppe, e bambino che nella mangiatoia, e insieme ai pastori, possiamo celebrare questo santo anno nuovo.

Tutti noi siamo venuti a Medjugorje (per)chè in questi giorni, in modo particolare, possiamo essere vicini alla madre del Signore.

Cioè, per essere più precisi siamo venuti qui perchè sappiamo che la Madre del Signore è vicino a noi: insieme a noi vogliamo iniziare anno nuovo.

Allora … prima cosa …è quando io penso presepe … i pastori …

(la) prima cosa che tocca il mio cuore è il fatto che non c’era l’angelo.

Qui, e nel presepe, abbiamo un Angelo, invece nel Vangelo non si nota nessun Angelo, perché loro erano sui prati perchè c’erano anche pastori, e c’era tutto coro di angeli … ma Maria e Giuseppe hanno solo sentito questo, perché i pastori hanno raccontato loro questo fatto.

voi sicuramente non avete visto gospa, la madonna, ma qui ci sono delle persone che hanno raccontato qualcosa di questo, e noi ci fidiamo in questa cosa che la madre di dio veramente ci è vicina

La fede viene dall’ascolto!

Quello che mi impressiona soprattutto, che nel Vangelo di oggi prima di tutto si parla di ascolto.

(la) buona novella prima di tutto dobbiamo sentire: abbiamo due orecchie, due occhi, e solo una bocca … questo significa che dobbiamo ascoltare tanto, guardare tanto, ma poi parlare …

E cosa dobbiamo dire? Dobbiamo parlare di quello che abbiamo udito e quello che abbiamo visto: Il mondo ha bisogno di una nuova evangelizzazione … e questo si può fare solo cosi che le persone non possono tacere di quello che hanno visto e che hanno sentito.

Tutti noi abbiamo la fede perché abbiamo ricevuto la fede, e tutti noi attraverso il battesimo abbiamo ricevuto il compito di trasmettere la fede agli altri.

I pastori hanno raccontato quello che hanno sentito, quello che era stato detto loro, e da allora questa cosa continuava.

Il Vangelo, buona novella, è stata raccontata dalla bocca alla bocca, e quelli che hanno raccontato questo erano i testimoni diretti: coloro che hanno sentito hanno anche visto che la parola e la vita stanno uno accanto all’altro, che stanno insieme, che quello che i testimoni raccontano lo vivono, lo mettono in pratica nella propria vita.

Come noi possiamo diventare i testimoni di buona novella? Prima di tutto noi dobbiamo guardare verso Maria: Maria nel suo cuore custodiva tutte quelle cose e le meditava nel suo cuore.

Fratelli e Sorelle, quello che noi abbiamo bisogno soprattutto in questo tempo è la preghiera.

Questo dico con una certa tristezza: io so che preghiamo troppo poco!

Io so che la preghiera è la vita: senza un rapporto diretto verso Dio, con Dio, la nostra vita diventa secca, vuota.

Cosa la madre di Dio ci dice sempre: continua a ripeterci … PREGATE, prendete tempo per la preghiera

Questo è una buona intenzione per anno nuovo (applauso) …per noi sacerdoti, e per i diaconi … per TUTTI noi: il tempo per la preghiera.

Lei … essa … ci da tanta forza, tanta gioia, una chiarezza: preghiamo Maria di aiutarci a pregare di più … se preghiamo allora anche la nostra parola è piena di vita, e poi la nostra testimonianza sarà veritiera.

Vorrei dirvi una parola di quello che ci ha detto apostolo Paolo: è passato l’anno Paolino, adesso siamo nell’anno Sacerdotale … ma la parola di Paolo apostolo era così forte perché era piena di vita.

Nella lettera di oggi dice che “Dio ha mandato suo figlio che noi possiamo diventare i suoi figli” … non sono escluse nemmeno le figlie, le figlie e i figli sono insieme, sono inclusi tutti e due.

Paolo dice “siamo chiamati di diventare i figli:, non (gl)i schiavi, come Gesù è Figlio di Dio così anche noi Dio possiamo chiamare nostro Padre.

All’inzio di quest’anno apostolo paolo ci ha detto: “Voi siete figli, non schiavi”

io credo che medjuogrje è luogo dove si confessa tanto

la confessione è la liberazioen dalla schiavitù del peccato: nulla ci lega quanto il peccato.

Dio vuole che noi siamo i suoi figli; la libertà dei figli di Dio … perciò ci ha donato il sacramento di penitenza.

Noi dovremmo avere un altro nuovo rapporto con Dio dovremmo chiamarlo Abbà, Padre ….

Gesù ci ha chiamato a questo, così che abbiamo fiducia in Lui, che crediamo in Lui. di credere a Dio.

In noi c’è tanta paura davanti a Dio: Gesù mi fido di Te, Gesù confido in te, mi fido di te (lungo applauso)

Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato questo messaggio: fidarsi nella misericordia di Dio, fidarsi nella misericordia di Gesù.

La fiducia può essere una cosa eroica, confidenza, perché quando la vita diventa difficile, pesante, quando il matrimonio diventa un peso, quando siamo in qualche malattia, quando non sappiamo cosa sarà con il nostro lavoro, allora dire: Gesù, io mi fido di te.

Questo può essere una cosa eroica!

La fiducia è proprio un atto di fede, e guardiamo di nuovo Maria: chi più di Maria ha fatto questo atto di fiducia, di confidenza,

“Gesù mi fido di te , confido in te” : Questo dovrebbe essere il programma nell’anno che viene.

Ecco è quasi mezzanotte sentiamo dei spari fuori, ma noi non vogliano sparare ma pregare, non vogliamo sparare, cantare (applauso).

E l’ultima parola … i pastori sono tornati glorificando, lodando Dio per quanto avevano udito e visto, anche noi torniamo a casa nostra

per poter essere i testimoni del Vangelo, noi prima di tutto dobbiamo lodare Dio

I pastori avevano glorificato e lodato Dio per quanto avevano udito e visto

Io spero che tutti noi dopo questi giorni passati a Medjugorie possiamo tornare a casa nostra e lodare Dio per tutto quello che abbiamo udito e visto, e poi ci crederanno quando noi raccontiamo queste cose perché la nostra parola sarà veritiera.

Ecco quasi mezzanotte: adesso è proprio il momento di confessare la nostra fede e con questa fede entriamo nellánno nuovo. Dio benedica quest’anno.

(lungo applauso).

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Marco Piagentini

Informatico dal 1981, Telematico dal 1988, Sistemista IT dal 1994 ed OT dal 2005, Strumentista dal 2005. DJ dal 1986, Fotografo dal 1994, Reporter della Gospa dal 2001 Runner dal 1979, Nuotatore dal 1980, Triatleta dal 2007, Quadratleta dal 2019

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